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Si parla continuamente di un forte gap tra il mondo della scuola e quello del lavoro, considerato una delle cause di un disallineamento tra la domanda e l’offerta di lavoro. Questo mismatch ha un profondo impatto sull’intero sistema Paese, ma rappresenta per molte scuole il punto di forza su cui costruire la propria identità. Una delle missioni dell’istruzione secondaria di secondo grado, infatti, è, o dovrebbe essere, quella di creare le condizioni per le quali gli studenti possano intraprendere con successo il passo successivo nelle proprie traiettorie di vita.
Per quel che riguarda l’indirizzo Tecnico – Economico, ovvero indirizzo Turistico, abbiamo il 36% di occupazione dei diplomati (lo scorso anno era il 35%) e di questi il 30.8%, a 2 anni dal diploma, lavora e ha una qualifica professionale perfettamente in linea con il titolo di studio conseguito (lo scorso anno era il 45.8%).
42.3% degli studenti, a due anni dal diploma), svolge un lavoro non coerente col titolo di studi.
Il 10% studia all’Università contro il 30% della media degli studenti di scuole dello stesso tipo nella provincia e che abbiamo il 29% di NEET contro il 19% della media di altre scuole dello stesso tipo nella provincia.
Per quel che riguarda l’indirizzo Tecnico – Tecnologico, ovvero indirizzo Agrario, abbiamo il 61% di occupazione dei diplomati (lo scorso anno era il 57%) e di questi il 23.8%, a 2 anni dal diploma, lavora e ha una qualifica professionale perfettamente in linea con il titolo di studio conseguito (lo scorso anno era il 17.9%).
71.4% degli studenti, a due anni dal diploma, svolge un lavoro non coerente col titolo di studi.
Il 14% studia all’Università contro il 29% della media degli studenti di scuole dello stesso tipo nella provincia e che abbiamo il 10% di NEET contro il 15% della media di altre scuole dello stesso tipo nella provincia.
Per quel che riguarda l’indirizzo Professionale abbiamo il 45% di occupazione dei diplomati (lo scorso anno era il 49%) e di questi il 31.4%, a 2 anni dal diploma, lavora e ha una qualifica professionale perfettamente in linea con il titolo di studio conseguito (lo scorso anno era il 26.1%).
48.6% degli studenti, a due anni dal diploma, svolge un lavoro non coerente col titolo di studi.
Il 4% studia all’Università contro il 7% della media degli studenti di scuole dello stesso tipo nella provincia e che abbiamo il 29% di NEET contro il 30% della media di altre scuole dello stesso tipo nella provincia.
Alcune considerazioni:
1.L’Istituto agrario è il primo istituto nel raggio di 30 km per indice di occupabilità.
2.I diplomati dei tre indirizzi cercano lavoro vicino casa (solo per l’agrario ci si sposta di 12 km).
3.La percentuale di studenti del turistico che lavora a distanza di due anni dal diploma è più bassa di quella dell’agrario ma c’è una percentuale più alta di studenti del turistico che svolge un lavoro coerente con il percorso di studi.
4.La percentuale di NEET aumenta per i diplomati del turistico e del professionale.
5.Per i due indirizzi del tecnico abbiamo, rispetto alle altre scuole della provincia, una media più bassa di studenti che si iscrive all’università.
Per quel che riguarda l’indirizzo Tecnico – Economico, ovvero indirizzo Turistico, abbiamo il 36% di occupazione dei diplomati (lo scorso anno era il 35%) e di questi il 30.8%,a 2 anni dal diploma, lavora e ha una qualifica professionale perfettamente in linea con il titolo di studio conseguito (lo scorso anno era il 45.8%).
42.3% degli studenti, a due anni dal diploma, svolge un lavoro non coerente col titolo di studi.
Il 10% studia all’Università contro il 30% della media degli studenti di scuole dello stesso tipo nella provincia e che abbiamo il 29% di NEET contro il 19% della media di altre scuole dello stesso tipo nella provincia.
Per quel che riguarda l’indirizzo Tecnico – Tecnologico, ovvero indirizzo Agrario, abbiamo il 61% di occupazione dei diplomati (lo scorso anno era il 57%) e di questi il 23.8%,a 2 anni dal diploma, lavora e ha una qualifica professionale perfettamente in linea con il titolo di studio conseguito (lo scorso anno era il 17.9%).
71.4% degli studenti, a due anni dal diploma, svolge un lavoro non coerente col titolo di studi.
Il 14% studia all’Università contro il 29% della media degli studenti di scuole dello stesso tipo nella provincia e che abbiamo il 10% di NEET contro il 15% della media di altre scuole dello stesso tipo nella provincia.
Per quel che riguarda l’indirizzo Professionaleabbiamo il 45% di occupazione dei diplomati (lo scorso anno era il 49%) e di questi il 31.4%,a 2 anni dal diploma, lavora e ha una qualifica professionale perfettamente in linea con il titolo di studio conseguito (lo scorso anno era il 26.1%).
48.6% degli studenti, a due anni dal diploma, svolge un lavoro non coerente col titolo di studi.
Il 4% studia all’Università contro il 7% della media degli studenti di scuole dello stesso tipo nella provincia e che abbiamo il 29% di NEET contro il 30% della media di altre scuole dello stesso tipo nella provincia.
Alcune considerazioni:
1. L’Istituto agrario è il primo istituto nel raggio di 30 km per indice di occupabilità.
2. I diplomati dei tre indirizzi cercano lavoro vicino casa (solo per l’agrario ci si sposta di 12 km).
3. La percentuale di studenti del turistico che lavora a distanza di due anni dal diploma è più bassa di quella dell’agrario ma c’è una percentuale più alta di studenti del turistico che svolge un lavoro coerente con il percorso di studi.
4. La percentuale di NEET aumenta per i diplomati del turistico e del professionale.
5. Per i due indirizzi del tecnico abbiamo, rispetto alle altre scuole della provincia, una media più bassa di studenti che si iscrive all’università.