Si tratta dell’attivazione di un laboratorio, promosso da partenariati innovativi tra Scuole, Regione, Enti locali, Università e aziende, luoghi di incontro, di sperimentazione tra vecchie e nuove professioni e di pratica dell’innovazione in tutte le sue espressioni (tecnologica, sociale e di sviluppo territoriale) che propongono il coinvolgimento sia degli studenti inseriti nei percorsi formali di formazione, sia i cosiddetti NEET (Not engaged in Education, Employment or Traning) per favorire la conoscenza, l’inserimento e il reinserimento dei giovani nel mondo del lavoro mediante la valorizzazione delle specificità e delle vocazioni territoriali.
«Con un investimento pubblico di 45 milioni, abbiamo sostenuto la creazione di questi luoghi di connessione tra scuola e territorio, davvero necessari per una scuola aperta – commenta il Ministro Stefania Giannini -. La partecipazione al bando è stata elevata e i progetti pervenuti sono stati di altissima qualità, con partnership di rilievo con istituzioni pubbliche e realtà private. Questo è il modello di scuola che vogliamo: alleanze educative e progettuali che innovano la scuola anche per rispondere a esigenze e specificità locali. I laboratori saranno un incubatore di energie del territorio, utili per combattere la dispersione scolastica e la disoccupazione, con un forte orientamento allo sviluppo di conoscenze pratiche e competenze trasversali».
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