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Durante le ultime lezioni, abbiamo affrontato l’argomento delle varie tipologie di impresa, in particolare quelle ricettive. In seguito all’approfondimento teorico di questo argomento, le prof.sse della classe IIIC del professionale, Murgolo di tecniche professionali dei servizi commerciali e Tavernini di trattamento testi e la prof.ssa della classe IIIB del Tecnico Turistico Cantatore di discipline tecniche e turistiche, il giorno 20 Febbraio 2015, hanno deciso di farci visitare alcune strutture ricettive della nostra città per far sì che toccassimo con mano quello che avevamo teoricamente approfondito tra i banchi delle nostre aule.
Ci siamo ritrovati, alle ore 9:00, all’ingresso del nostro istituto e poi tutti insieme, tra una chiacchiera e l’altra, ci siamo recati al primo Bed & Breakfast: “Palazzo Ducale”, situato in Via Vaglio,30. Appena arrivati, ci siamo disposti in cerchio nella piazzetta antistante e il proprietario ci ha fornito indicazioni generali di ciò che effettivamente un Bed and Breakfast è.
Bed and Breakfast letteralmente significa letto e colazione. Sono regolati dalla legge regionale del 29 marzo 2001 e si tratta di attività a conduzione familiare, condotta cioè da privati all'interno della propria abitazione e dimora, ovvero il luogo in cui si vive abitualmente. Il numero massimo di stanze e posti letto adibite al servizio varia a seconda della legge regionale; in genere c'è un limite di 3 stanze e 6 posti letto, ma alcune regioni ne consentono di più. È praticato dalle famiglie con una o più stanze per gli ospiti libere, con o senza bagno privato, e include il pernottamento e la colazione, che, molto spesso, è affidata a bar della zona.
Dopo questa introduzione, ci ha mostrato gli interni dell’edificio, che variavano di colori e grandezze. Nonostante le stanze fossero tutte diverse, erano tutte confortevoli allo stesso modo ed erano tutte dotate di un bagno e accessori vari come l’aria climatizzata. In seguito, passando per l’ingresso, ci siamo recati al piano inferiore, nel quale erano allestiti dei tavolini dove gli ospiti potevano fare colazione o intrattenersi per lettura e giochi.
Una volta terminato il giro fra le varie stanze dell’edificio, abbiamo ringraziato il proprietario, che è stato molto ospitale ed esaustivo nelle sue spiegazioni. Dopo esserci congedati dalla nostra prima “guida”, passando per Vicolo Vaglio, detta anche “la stradina più piccola del mondo”, ci siamo recati nel secondo Bed & Breakfast: “Foresteria Pellegrino”, situato in via Vincenzo Monti, 4.
Fin dall’inizio ci è sembrato molto diverso da quello visitato in precedenza. Infatti il proprietario ci ha spiegato che si trattava di una diversa tipologia denominata affittacamere. Per affittacamere si intende l'attività di chi concede camera in locazione a terzi. Ciò che lo distingue dalla precedente tipologia è che non è previsto il domicilio del proprietario nella medesima struttura ed è prevista una reception come negli alberghi. Dopo una presentazione generale della struttura a cura del proprietario che ha sottolineato come questa sia l’unica struttura in Andria dotata di una stanza attrezzata per i diversamente abili e la presenza di alcuni appartamentini con uso cucina, oltre alle stanze, anche qui abbiamo percorso un giro di visita. Passando per la zona lettura, ci siamo recati nella sala congressi, che viene utilizzata anche per piccoli ricevimenti o delle semplici visioni di film o partite.
Durante la spiegazione, il proprietario, ha elogiato la nostra scelta di frequentare un istituto ad indirizzo turistico e ha sottolineato l’importanza delle lingue straniere, perché, come ci ha spiegato, il turismo è una delle poche cose su cui l’economia del nostro paese può ancora contare e sta a noi avere una coscienza civica per far sì che si possa valorizzare e rispettare al meglio il nostro territorio. In seguito, in piccoli gruppi, ci siamo recati nelle stanze: moderne, dotate di bagno, divano, cucina e altri accessori vari.
Infine, il proprietario, ci ha salutati dicendoci che il New York Times, ha scritto che la Puglia è la più bella regione al mondo e che basta un po’ di amore per valorizzarla al meglio: ma per fare questo è necessario l’impegno di tutti, soprattutto delle nuove generazioni che devono essere preparate, informate e particolarmente responsabili nella difesa del territorio naturalistico e dei capolavori architettonici di cui la Puglia è così ricca.
In conclusione posso dire che è stata un’ esperienza davvero formativa, che ci fa riflettere sul fatto che abbiamo il dovere morale di difendere e valorizzare il nostro territorio perché è la nostra più importante risorsa: abbiamo un tesoro che spesso noi non amiamo abbastanza e forse dovremmo imparare dagli stranieri , che della Puglia sono innamorati, ad esserne davvero orgogliosi.